Clarisse Grosseto
Fondazione Grosseto Cultura
Lista

Volti

Mostra temporanea

Italiano

16/04/2011 01/05/2011

Descrizione

DIPINTI DI GIOVANNI STEFANI

Sala Cedav, Grosseto 16 aprile - 1 maggio 2011

Inaugurazione: Sabato 16 aprile, ore 18.

Orari apertura: tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,30 alle 19,30. Ingresso gratuito.

 

In questa mostra Giovanni Stefani presenta una serie di lavori intitolata Volti. Iniziata tre anni fa, questo tipo di indagine espressiva trova un primo compimento nell'allestimento al CEDAV delle opere prodotte fino ad oggi, che nell'insieme acquistano il senso di una grande e organica installazione: le decine di immagini dei Volti sono disposte con regolarità lungo le pareti della galleria ad esaurire lo spazio in un progetto “site specific”. Sono immagini che acquistano valore dall'essere indissolubilmente legate: il supporto è sempre povero – carta consunta e riciclata, vecchi giornali, foto abbandonate – e i formati sono disomogenei, seppur con dimensioni contenute, a racchiudere e sostenere acrilici sporchi, carboncini polverosi, chine opache e matite. Ad un primo impatto, questi fragili fogli sembrano portare il residuo di una gestualità veloce e impulsiva, istintiva. Ma poi, studiando i lavori nell'insieme, ci si accorge che la freschezza del segno non deriva dal caso, ma da un impegno metodico e costante, da artigiano, necessario per creare piccole carte fragili che non servono per eccitare o sorprendere, ma per indurre a cogliere il senso del quotidiano e di una realtà misurata ed estinguibile, di un privato che svela le sue miserie ma anche le sue potenzialità di riscatto. Questi volti non sono ritratti. Sono volti anonimi, frutto di fantasia elegiaca o di incubo, raramente esiti di una riproduzione realistica o fisionomica. Non si celebra né la bellezza né l'importanza delle persone. Queste carte non sono monumenti, ma segni, tracce, ricordi, piccole cose. Cose destinate a morire. Detriti. Bisogna avvicinarsi e scrutare, accarezzare le superfici polverose e odorare, per comprendere che il senso di tutto è quello del frammento e della precarietà.

 

Dal 5 Maggio un’altra sezione della mostra, basata sul tema degli ulivi, aprirà presso la Sala Polivalente della Fondazione Il Sole, in Via Uranio.

Giovanni Stefani, nato a Cetona (Si) nel 1941, si forma prima a Siena e poi a Firenze, all’Istituto d’arte di Porta Romana, stabilendo stretti legami con Renzo Grazzini, Primo Conti, Ugo Capocchini e Renzo Federici, che presenterà la sua prima personale ala “Vigna Nuova”. Determinanti per la sua formazione saranno anche i rapporti con l’ambiente milanese di Tedeschi, Treccani, Banchieri e De Micheli. Nel 1985 il Palazzo dei Congressi di Firenze gli dedica un’ampia esposizione di sculture e disegni presentata da Micacchi e Carlesi. Dagli anni Sessanta vive e lavora in Maremma, dedicandosi alla pittura e alla scultura con tecniche molteplici; ha affrontato ed è ancora impegnato in cicli quali “Il Volto”, “Ulivi”, “TerreMareCieli”. Ha promosso e curato “I Maestri del Segno” a Cetona. Ricca la sua partecipazione in esposizioni collettive e personali.