Clarisse Arte - gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura - è uno spazio espositivo riservato a mostre temporanee, un centro di documentazione (CEDAV), un deposito di opere selezionate dalle collezioni d'arte pubbliche (vedi QUI).
Clarisse arte ospita una biblioteca specializzata in arte locale; un archivio degli artisti locali; una mediateca. Inoltre, il Centro promuove manifestazioni culturali periodiche (La Città Visibile e La notte visibile della cultura; il festival di street art Trame; le residenze d'artista nella natura di Dune) e una sezione didattica per sensibilizzare all'arte adulti e bambini (Cedav Junior).
Clarisse Arte, quando non ci sono mostre temporanee, è normalmente APERTA AL PUBBLICO su appuntamento telefonando a 0564 488067 o scrivendo a clarissearte@fondazionegrossetocultura.it
Per prenotare la SALA CONFERENZE per realizzare iniziative culturali o mostre (a pagamento), vedi QUI
Clarisse Arte occupa il primo piano dell'edificio dell'ex convento delle Clarisse a Grosseto.
Definito come la “pinacoteca comunale d'arte moderna” di Grosseto, il centro Clarisse Arte è in realtà molto di più: è un cantiere multidisciplinare che, oltre a custodire ed esporre una collezione permanente d'arte, promuove mostre, residenze di artisti, laboratori didattici, di formazione, informazione e promozione. Clarisse Arte, gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura, è quindi una struttura vitale che non si limita a costituire un luogo di conservazione e celebrazione del passato ma, dialogando e interagendo con altre componenti culturali cittadine – a partire dalle realtà ospitate negli altri spazi dell'edificio delle Clarisse – vuole definire uno spazio propositivo di elaborazione culturale, un centro polivalente di attività intellettuali in diretto contatto con la rete più ampia dei musei, delle biblioteche, dei circuiti artistici nazionali e internazionali.
Clarisse Arte si articola in quattro sezioni:
1. un grande e prestigioso spazio espositivo (la Galleria) riservato a mostre temporanee;
2. un Centro di Documentazione per le Arti Visive (CEDAV) che comprende una Biblioteca specializzata in arte locale, un archivio degli artisti maremmani, un catalogo generale delle opere d'arte comunali che permette di monitorarne l'ubicazione e lo stato di conservazione;
3. una mediateca; grazie all'accordo con Fondazione Sistema Toscana, la mediateca di Clarisse Arte permette di avere accesso all'intero archivio digitale di Mediateca Toscana.
4. un deposito, liberamente consultabile dal pubblico, di opere d'arte selezionate dalle collezioni dell'amministrazione comunale e provinciale;
Tra le opere in deposito, un primo nucleo tematico è individuabile intorno alla tematica “La ricerca sul territorio: le origini” (opere di Aldi, Pascucci, Vagaggini, Capezzuoli, Rosignoli...). Un secondo nucleo è intitolato a “I maestri del realismo” e include opere di Levi, Treccani, Grazzini, Guerricchio, Mirabella, Guccione... e artisti che hanno elaborato una traduzione specificatamente locale della tendenza realista (Gentili, Dominici, Faccendi).
In questo nucleo emerge un importante corpus di 145 opere relative alla produzione grafica di Tono Zancanaro. Poi, seguendo un percorso cronologico, le opere afferenti alle donazioni private: il nucleo della donazione Tarquini (2016), che comprende opere di Antonio Bueno, Renato Guttuso, Tano Festa, Mino Maccari e Mario Schifano, e il nucleo del lascito Sbrilli (2011), ancora in fase di studio e verifica delle autentiche. Infine, opere eterogenee classificate nella sezione “Altri sogni” (Novelli, Vespignani, Bonaldi, Ferretti...) e il nucleo individuabile nel lascito Celtracon – mostra Internazionale d'Arte a Grosseto (1996), che può essere dedicato alle “Ricerche degli anni Novanta” (Spoerri, Bendini, Cremaschi, Fioroni, Isgrò, Nanni, Patella, Trubbiani...).
Le opere esposte sono in gran parte dipinti, ma sono presenti anche un nucleo significativo di preziose opere calcografiche (Novelli, Vespignani, Zancanaro) e di sculture in ceramica (Bonaldi, Aspinall, Okai).