Polo Culturale "Le Clarisse"
Audioguida
Il Polo Culturale Le Clarisse si trova all'interno dell'ex Convento di Santa Chiara di
Grosseto, edificio costruito a partire dalla fine del Cinquecento, ampliato e
ristrutturato nel corso del Seicento. Abbandonato dalla religiose sul finire del
Settecento, la struttura fu utilizzata prima come residenza per i dipendenti del vicino
ospedale, poi acquisì una funzione creativa e artistica, ospitando appartamenti e
studi di pittori. Dal 1995 è diventata di proprietà comunale. Con l'inizio
del nuovo secolo furono intrapresi radicali interventi di restauro. Oggi, nuovamente
restaurato e unito alla pertinente Chiesa dei Bigi (ex Chiesa di Santa Chiara), il
palazzo delle Clarisse è un polo culturale cittadino vivo e dinamico, che guarda
al futuro raccontando la sua storia, accogliendo quattro istituzioni culturali:
Il MUSEO COLLEZIONE GIANFRANCO LUZZETTI
CLARISSE ARTE
Il MUSEO LAB-Museo Laboratorio della città di Grosseto
La facoltà di Scienze Storiche e del Patrimonio Culturale del Polo Universitario
Grossetano
Al piano terra dell'edificio è allestito il MUSEO COLLEZIONE GIANFRANCO LUZZETTI,
inaugurato nel 2019 a seguito del lascito, al Comune di Grosseto, di un cospicuo nucleo di
opere raccolte nell'arco della sua vita dall’antiquario fiorentino – ma di origine
grossetana – Gianfranco Luzzetti.
Il corpus principale della collezione riguarda l’arte fiorentina del Seicento. La collocazione
all'interno di un monastero del Seicento, costruito sotto la dominazione fiorentina di Grosseto,
esalta l'identità della collezione che si basa sull'arte barocca del capoluogo toscano,
riscoperta e valorizzata solo a partire dagli anni Sessanta del ‘900 grazie all'opera
di importanti storici dell’arte come Mina Gregori e antiquari come Gianfranco Luzzetti.
Tra le opere seicentesche, da citare quattro dipinti di Pier Dandini, a cui è dedicata
una sala, e poi le opere di Santi di Tito, Cigoli, Passignano, Giovanni Martinelli, Jacopo
Vignali, Francesco Curradi, Giovanbattista Vanni e Pietro Tacca.
Nella collezione del museo sono visibili anche lavori afferenti alla scuola romana, tra cui
opere di Spadarino, del Passeri e del Rusconi, così come dipinti provenienti dal Nord
Italia come ad esempio una grande tela del Montalto e una piccola natura morta di Panfilo
Nuvolone. Compaiono anche capolavori del Settecento di Corrado Giaquinto e Giovanni Domenico
Lombardi detto l’Omino. Completano la raccolta due pitture di paesaggio dell’Ottocento
di Maffei e di Markò.
Al primo piano dell'edificio si trova CLARISSE ARTE, spazio espositivo riservato a mostre
temporanee centro di documentazione composto da: biblioteca specializzata in arte locale,
archivio degli artisti, mediateca e deposito di opere selezionate dalle collezioni d'arte
pubbliche.
Tra le opere in deposito che vengono esposte a rotazione, un primo nucleo tematico è
individuabile intorno alla tematica “La ricerca sul territorio: le origini”.
Un secondo nucleo è intitolato a “I maestri del realismo” e include opere
di Levi, Treccani, Grazzini, Zancanaro ed altri artisti che hanno elaborato una traduzione
specificatamente locale della tendenza realista tra cui Gentili, Dominici e Faccendi. Poi,
seguendo un percorso cronologico, le opere afferenti alle donazioni private: il nucleo della
donazione Tarquini che comprende opere di Antonio Bueno, Renato Guttuso, Tano Festa, Mino
Maccari e Mario Schifano. Infine, il nucleo individuabile nel lascito Celtracon – mostra
Internazionale d'Arte a Grosseto del 1996, dedicato alle “Ricerche degli anni Novanta”.
Al secondo piano del Polo culturale Le Clarisse troviamo - il MUSEOLAB, gestito dalla Fondazione
Polo Universitario Grossetano e dall'Università di Siena, nato a seguito degli scavi
di archeologia urbana di Grosseto (realizzati tra il 1998 e il 2003), ospita reperti originali
e grandi ricostruzioni grafiche della storia della città e del territorio.
Inoltre, sempre al secondo piano è presente la facoltà di Scienze Storiche e del Patrimonio
Culturale del Polo Universitario Grossetano.