Evasioni

Descrizione

Opere di Alessandro Fichera, Andrea Finocchi, Elisa Martini. A cura di Elettra Pratesi. Cedav 13 – 20 febbraio 2010.

Inaugurazione: sabato 13 Febbraio 2010 alle ore 19,00

Apertura: tutti i giorni ore 18.00/20.00 , ingresso libero

evasione

s. f. 1 Fuga da un luogo di pena, da una prigione e sim. 2 (fig.) Allontanamento, distrazione da ciò che opprime: evasione dalla realtà | Svago, passatempo: film d'–e. ….

“Un uomo che guarda un muro è solo un uomo che guarda un muro, ma se due uomini gurdano lo

stesso muro quello è il principio di un’evasione” [J. F.]

Questi alcuni dei possibili riferimenti mentali che si delineano nella mente al sentire la parole “evasione”. Del resto viviamo un momento storico di grande frenesia, dominato dalla necessità di produrre e consumare nel più breve tempo possibile, dalla necessità di vivere la “crisi”, o meglio di “convivere” la crisi, fino a data da destinarsi…, e questo rende quanto mai attuale il tema dell’Evasione. Gli scatti proposti, anche per la necessità di entrare in simbiosi con le altre opere inserite nel progetto Evasioni, hanno dunque percorso la strada della Fotografia d’Evasione, permettendo all’autore una fuga, nel tempo e nello spazio, pur essendo per la gran parte realizzati all’interno di una casa. Casa che, per un periodo di intenso lavoro, si era trasformata in ufficio-prigione dalla quale evadere in maniera leggera, quasi giocosa, immortalando dettagli del tempo che fu. L’obiettivo fotografico si è per alcuni istanti trasformato in una lima che ha scardinato le sbarre, in una scala che ha permesso di arrampicarsi oltre il muro.

Alessandro Fichera

Tre artisti emergenti, Tre anime in discussione, capaci di tradurre all’istante le più svariate percezioni interiori: Elisa Martini, Alessandro Fichera, Andrea Finocchi in collaborazione con il grossetano laboratorio di arte fabbrile “Ferro e Fuoco”. L’intento degli artisti è stato quello di condividere pensieri ed immagini intorno al concetto di evasione. Un tema forte, vivo, attraverso il quale ognuno di loro ha tentato di ascoltare se stesso e le proprie emozioni. Un tentativo per mezzo dell’arte di esprimere l’io latente, troppo spesso soffocato dai condizionamenti sociali. Evasione come dimensione non soltanto creativa, ma anche conoscitiva e liberatoria.

Elettra Pratesi