Clarisse Grosseto
Fondazione Grosseto Cultura
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FRANCESCA MARDARELLA

Mostra temporanea

Italiano

28/02/2010 28/02/2010

Descrizione

ISTANTI mostra fotografica di Francesca Mardarella

Grosseto, foyer del Teatro Moderno, via Tripoli 33, 28 febbraio 2010

Inaugurazione ore 18.00

 

Paesaggi e corpi umani macchiano di bianco e nero il Foyer del Teatro Moderno che, per un giorno, diventa il luogo dell’incontro, dell’occasione come lo avrebbe definito il teorico francese Roland Barthès. La fotografia è una delle arti il cui sviluppo dipende maggiormente dall’evoluzione della tecnica. I costi delle macchine fotografiche, sempre più ridotti, hanno fatto sì che una larga utenza vi si potesse avvicinare con differenti velleità. Ecco dunque che diventa fondamentale la partecipazione, le capacità tecniche e le motivazioni con cui si affronta il medium fotografico: gli studi teorici permettono a Francesca Mardarella di usufruire di un ampio bagaglio culturale, fatto di riferimenti storici ed esperienze personali. La passione e il lavoro costante le permettono di presentarci un lavoro compatto, ricco di suggestioni, capace di far suonare le corde più nascoste dell’osservatore.

 

Claudia Gennari

 

Francesca Mardarella è nata a Roma il 4 ottobre del 1983. Dopo tre anni di studio alla facoltà di Medicina La Sapienza di Roma ha deciso di seguire il corso di Laurea in Scienze Storico Artistiche, poiche meglio si adattava ai suoi interessi maturati durante gli studi classici e nei numerosi viaggi in Italia e all’estero. Nel 2007/08 ha lavorato per l’Ufficio stampa della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dove ha avuto la possibilità di vivere attivamente il mondo dell’arte contemporanea organizzando mostre, conoscendo artisti e critici. L’interesse per la fotografia, inizialmente coltivato con esperienze autodidattiche, si è affinato con il corso presso la Scuola Romana di fotografia svolto nel 2009. Il passaggio dalla fotografia amatoriale a quella studiata ha visto focalizzare il suo interesse sulla fotografia di architetture contemporanee, nel loro rapportarsi con gli spazi storici delle città e sul bianco e nero analogico