Clarisse Grosseto
Fondazione Grosseto Cultura
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ARCHITETTURE IMMAGINARIE

Mostra temporanea

Italiano

13/03/2009 18/03/2009

Descrizione

Architetture immaginarie

Playing with printed circuit boards

di Giuliana Robecchi

 

13 – 18 marzo 2009 Saletta Cedav, Via Mazzini 97 – Grosseto

Sabato 14, domenica 15, martedì 16 e mercoledì 17 ore 17,30-20

Inaugurazione: venerdì 13 marzo ore 18.

 

Le architetture immaginarie di Giuliana Robecchi nascono da un processo creativo, personalissimo e originale, che trova ispirazione in dinamiche puramente espressive e non tecnico-funzionali. Giuliana raccoglie materiali riciclati, con particolare attenzione per i prodotti tecnologici, e li assembla su supporti mobili; poi interviene pittoricamente con i colori acrilici. In questo modo caratterizza esteticamente i pezzi seriali attraverso l’atto formativo – come direbbe Pareyson – e li fornisce di nuova identità e senso individuale. “I circuiti stampati rappresentano un sistema nel quale ogni componente ha una precisa posizione geometrica e funzionale – dice l’autrice – sembrano città viste dall’alto, con edifici, strade, giardini.. o parti di abitazioni assemblate quasi casualmente.. Ciascun circuito ha svolto la propria funzione e preso singolarmente non ha più importanza, ma assemblato agli altri acquista un nuovo significato. Quindi, una volta creato un nuovo oggetto, lo osservo e vedo architetture immaginarie, edifici sviluppati su piante articolate che spaziano nella natura sempre presente e fondamentale”. Sulla base delle forme organiche evocate dai dipinti Giuliana definisce progetti architettonici che non mirano a realizzare architetture fantastiche, se per fantastiche intendiamo strutture che assecondano forme astratte in espansione casuale o inconscia, ma edifici ecocompatibili dalle componenti modulari e rigidamente funzionali. Edifici vivibili, non imposti all’uomo ma creati per l’uomo, e universali nella capacità di adattarsi a diversi tipi di scenari ambientali. Edifici immaginari per ambienti reali che, pur nascendo dalla fantasia e dal gioco, rappresentano una soluzione valida e concreta per lo sviluppo urbanistico del nuovo millennio.