Clarisse Grosseto
Fondazione Grosseto Cultura
Lista

#47 • Partigiani

Autore

Carlo Levi

Data

Sec. XX

Tecnica

Tecnica mista su carta telata

Dimensioni

57x74 cm

Oggetto

Dipinto

Collocazione

CLARISSE

Descrizione dell'opera e iscrizioni

Dopo la grande Rassegna del Realismo organizzata a Grosseto nel 1955, Carlo Levi tornò più volte nel capoluogo maremmano per presentare mostre, promuovere conferenze e partecipare a esposizioni collettive. Nel 1965 il Comune di Grosseto gli dedicò, nella Galleria d'arte Pascucci, un'importante mostra personale (22 maggio – 5 giugno). In quell'occasione vennero acquisiti dall'amministrazione comunale e dall'amministrazione provinciale due grandi grafiche che, probabilmente, dovevano essere comprese in una serie omogenea per caratteristiche tecniche e identità di formato. L'opera intitolata Partigiani – come risulta da un elenco del 1973 compilato dal direttore del Museo Archeologico Aldo Mazzolai – era stata comprata dal Comune per 85.000 lire e collocata nella direzione di una Scuola materna. L'opera fu acquistata per essere destinata a una “pinacoteca” civica mai realizzata.

Biografia dell'artista e bibliografia

Impegno creativo e attività antifascista hanno fatto di Carlo Levi (Torino 1902 – Roma 1975), noto per aver scritto “Cristo si è fermato a Eboli” (1941), una delle personalità più caratteristiche dell’arte e della cultura italiana del dopoguerra. Promotore di un realismo espressionista fortemente introspettivo, dal 1924 al 1954 Levi ha partecipato a cinque Biennali d'Arte di Venezia. Nella produzione realizzata dopo la Biennale del 1954, dove vennero esposti cinquanta suoi dipinti di ambito realista, la critica (Roberto Longhi in testa) ha rilevato – anche in ragione della ormai preponderante attività di scrittore, giornalista e parlamentare eletto nelle liste del PCI – uno scadimento delle qualità pittoriche e un allontanamento dai dibattiti artistici di portata europea. L'opera grafica, però, ha mantenuto una sua vitale e poetica autonomia: se nei dipinti il valore dominante era principalmente quello cromatico, nella grafica si percepisce una ricerca di semplicità e armonia, ottenuta con un segno grasso ed esteso, che rivelano una forte carica espressiva. Ad esempio le due opere grossetane, nella sintesi pittorica e nella monumentalità dei primi piani che occludono la scena, riescono a evidenziare la grande umanità dei protagonisti, cioè dei partigiani, delle famiglie contadine, delle madri e degli amanti che rappresentavano quel mondo di solidarietà, affetti e impegno civile a cui Carlo Levi era molto legato e che intendeva esaltare di fronte alle devastazioni della modernità.

Proprietà

Comune di Grosseto

Stato di Conservazione

Buono